La morte di Giulia Cecchettin e le dinamiche di quanto è accaduto hanno colpito in modo profondo anche Vittorio Feltri. Il suo pensiero.
L’Italia intera è rimasta fortemente amareggiata dal ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la ragazza che era scomparsa insieme all’ex fidanzato. Proprio il giovane, Filippo Turetta, è accusato di omicidio ed è stato fermato dalla polizia mentre era in fuga in Germania. Sulla vicenda ha dato il suo commento anche Vittorio Feltri che senza giri di parole ha detto la sua a ‘Stasera Italia’.
Vittorio Feltri, condanna l’omicidio di Giulia Cecchettin
La morte di Giulia Cecchettin e l’arresto in Germania dell’ex fidanzato, Filippo Turetta, hanno agitato tutta l’Italia. Nel corso della trasmissione ‘Stasera Italia’, anche il noto giornalista Vittorio Feltri ha voluto dire la sua, sia sull’omicidio della 22enne che, in generale, sulla piaga dei femminicidi nel nostro Paese.
“L’epilogo conferma che si tratta di un episodio disgustoso con pochi precedenti”, ha commetnato il giornalista. “Tra l’altro si è capito che il delitto è stato premeditato. In più bisogna tenere conto della crudeltà che si manifesta anche nel racconto che viene fatto dai cronisti”.
L’analisi di Feltri è andata avanti sottolineando alcuni aspetti di questa vicenda e, in generale, di quanto sta accadendo nel Paese: “Queste storie non sono destinate a finire perché sappiamo come i femminicidi siano sempre più numerosi. La cosa più sconvolgente, però, per me è la stupidità, la scarsa intelligenza anche dell’assassino. Dove pensava di andare? Con pochi soldi in tasca e subito esauriti e con un rifornimento dell’automobile molto scarso…”.
L’estradizione di Turetta
Dopo essere stato arrestato in Germania, Turetta avrebbe accettato l’estradizione in Italia. Il ragazzo, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettina, farò quindi ritorno in Patria per essere interrogato dalle autorità italiane che dovranno chiare tutti gli aspetti ancora oscuri della vicenda.
Al momento le tempistiche previste parlando di almeno una decina di giorni tra l’ok della magistratura tedesca e l’arrivo delle forze dell’ordine italiane per prelevare il giovane e riportarlo in Italia.